Il blog che promuove la filosofia del portare i neonati e i bambini come piccoli marsupiali.....e...molto altro...


Sul blog di mamma canguro potete lasciare i vostri commenti e suggerimenti...anzi siete invitati a farlo. Il vostro contributo può essere d'aiuto ad altri e sicuramente aiuta a sviluppare il confronto tra genitori su temi che riguardano i nostri figli ma anche noi stessi!! Buona lettura!!



Nel momento in cui uno si impegna a fondo, anche la provvidenza allora si muove .
Infinite cose accadono per aiutarla,
cose che altrimenti non sarebbero mai avvenute....
Qualunque cosa tu possa fare o sognare di poter fare, cominciala.
L'audacia ha in sè genio, potere e magia.
Cominciala adesso.

W. Goethe


Chi lavora con le sue mani è un lavoratore.
Chi lavora con le sue mani e la sua testa è un artigiano.
Chi lavora con le sue mani e la sua testa ed il suo cuore è un'artista.

San Francesco d'Assisi

giovedì 22 luglio 2010

Babywearing: che passione!!



La mia passione per il Babywearing, letteralmente "indossare il bambino", nasce in realtà ancora prima di essere incinta...molto prima.
Già durante un viaggio in Messico nel 1995, ero rimasta affascinata da queste donne che si portavano sulla schiena i loro bimbi all'interno del Rebozo.
Mi ricordo in particolare una festa a Merida nello Yucatan, dove c'erano mamme con i vestiti popolari che ballavano con i bimbi sulla schiena.
Poi nel 2004 un viaggio in Africa.

Solo ora, dopo 6 anni, nel sistemare la cantina dei miei genitori, ricompaioio i souvenris di quel viaggio: una stampa con delle donne che portano i loro bimbi sulla schiena nel tipico pagne o african kanga e una statuetta che ritrae una madre con il suo bimbo sul fianco.....
che fossero già dei segnali premonitori della mia futura passione?!?!?

mercoledì 21 luglio 2010

Portare i bambini in vacanza: il concorso indetto dal blog Equazioni




Il Blog Equazioni ha lanciato un simpaticissimo concorso dal titolo "Portare i bambini in vacanza": si tratta di inviare il proprio racconto di viaggio e le proprie fotografie. Per conoscere tutti i dettagli e i premi in palio clicca qui.
Per quanto riguarda noi, durante la nostra vancanza in Spagna a maggio, oltre a mei tai e fascia lunga, per scrupolo, essendo la prima vancanza al mare con Alessandro, che compirà un anno ad agosto, ci siamo portati la "zavorra" del passeggino.
In aereoporto l'abbiamo subito imbarcato tutto "scocciato". E' rimasto tale e quale per tutta la vacanza con l'eccezione di una sera: siamo usciti a cena e l'abbiamo utilizzato, ma giusto per dire che lo sforzo di trascinarcelo dietro era servito!!



In effetti il passeggino, tra l'altro comprato apposta per l'occasione della vacanza (uno di quelli da pochi euro al supermercato), è stato molto utile: una volta chiuso siamo riuscititi ad imboscarci dentro l'ombrellone, che avevamo comprato al mare (sarà un caso che la chiusura di questi passeggini si chiama ad ombrello), e ad imbarcarlo senza dover pagare ulteriori spese!!

Non l'abbiamo trovato utile nemmeno come cariola porta oggetti! Anche perchè avevamo due trolley a testa (anche questo giusto perchè era la prima vacanza di Alessandro) e sarebbe stato impossibile spingere un passeggino negli spostamenti dall' aeroporto, al porto, al traghetto, all'appartamento!

Per andare al mare, per raggiungere le spiagge più appartate, per le passeggiate, per far addormentare Alessandro in spiaggia abbiamo usato indifferentemente fascia, mei tai (che lo riparavano anche dal sole) e quando è capitato di dimenticarli abbiamo usato il mio pareo.

Senza passeggino, è stata una vacanza più easy...a misura di bambino e di genitore.
Provare per credere!!!

Per inviare la tua testimonianza, le tue foto, collegati al blog Equazioni e buone vacanze a tutti!



martedì 20 luglio 2010

Kangaroo Mother Care, il "metodo canguro" e l'allattamento






Nel numero 89 di "Da mamma a mamma" il bollettino della Lega del Latte, compare un interessante articolo di Sally Myer dal titolo "La mamma canguro: facilitare la transizione del bambino nel mondo".





Questo interessante articolo descrive gli elementi fondanti del "metodo canguro":

- contatto pelle a pelle mamma-bambino,

- l'allattamento esclusivo

- la riduzione o meglio l'eliminazione della separazione mamma bambino

Nell'articolo, si parla di Marsupioterapia, non solo come pratica nata per facilitare la sopravvivenza dei neonati prematuri, ma di pratica da applicare a tutti i neonati per i vantaggi che ne derivano. Queste affermazioni vengono fatte sulla base di studi scientifici e in particolare si fa riferimento a uno dei maggiori studiosi e "applicatori" di questo metodo: il Dott. Nils Bergman.





L'importanza e i vantaggi che derivano dall'applicazione di questo metodo, non solo per i prematuri, ma anche per i neonati a termini è suffragata da diversi studi. E' stato dimostrato che l'applicazione della canguro terapia, quindi portarsi addosso il proprio bambino, ha aumentato:

- il numero di allattamenti al seno


- di allattamenti esclusivi


- e la durata dell'allattametno



L'articolo prosegue elencando le ragioni, sostenute da studi e ricerche mediche, per cui la KMC contribuisce al successo dell'allattamento:

1- le madri coinvolte nella KMC mostrano sentimenti più positivi nei confronti dei prori bambini



2- la KMC facilita poppate frequenti



3- la maggior stabilità fisiologica fornita dalla KMC fa si che il bambino abbia più energia disponibile da dedicare all'allattamento al seno



4-il maggior coinvolgimento della madre nel prendersi cura del bambino, ato la KMC, la aiuta a conoscerlo meglio nella sua unicità, e a riconoscere i suoi segnali di fame, sofferenza e stanchezza.



5- la KMC rafforza nella madre la sensazione di essere importante per il prorpio bambino





Inoltre, sia che il bambino sia allattato al seno o con il biberon, la KMC contribuisce a creare una relazione piu positiva tra madre e fliglio, favorendo il processo di attaccamento.



Favorendo quindi l'avvio della relazione, migliorando il tasso di allattamento, aumentando l'autostima nel genitore, la fiducia nelle sue competenze e capacità, si contribuisce a migliorare la salute di figli e genitori, sotto tutti i punti di vista.



La lega del latte pubblica in italiano il dvd del Dott. Bergman, Kangoroo Mother Care.



Per ulteriori info sulla Marsupioterapia potete visitare il sito Piccoli Passi Prematuri che dedica una sezione specifica e approfondita a questa pratrica.



Sul sito Contatto Continuo puoi trovare la traduzione italiana, a cura di Grazia De Fiore (autrice di Contatto continuo. Portare i bambini come e perchè) di un intervento del Dottor Nils Bergman pubblicato in Les dossiers de l’allaitement, Hors-Série 2005 (La Leche League France) dal titolo Il contatto pelle a pelle


Sui benefici del babywearing in relazione all'allattamento clicca qui.

lunedì 19 luglio 2010

Ordine pannolini lavabili


Nei giorni scorsi le mamme del Gruppo Allattamento di Bagnatica (BG), hanno effettuato un ordine collettivo di pannolini lavabili: ben 120 pocket da ripartirsi fra 14 mamme di cui 7 che si avvvicinano per la prima volta la mondo dei lavabili.

Effettuare l'ordine di gruppo ci ha permesso davvero un bel risparmio e uno sconto sulle spese di spedizione. Ogni pannolino del tipo pocket con due inserti in microfibra viene a costare 5 euro!!

Davvero un bel traguardo e una grande soddisfazione poter dare alle mamme la possibilità di provare i pannolini lavabili senza essere costrette ad acquistarne grandi quantità o a spendere grosse cifre , senza avere la certezza che quel tipo di pannolino faccia al caso loro.


Il risparmio di questi tipi di ordine non si traduce solo in termini economici per la famiglia, ma per l'intera collettività.


Se pensiamo che al compimento del terzo anno di vita un bambino consuma in media una tonnellata di pannolini usa e getta con conseguenti costi di smaltimento, nel nostro piccolo, abbiamo contribuito a ridurre la mole di rifiuti che ogni giorno viene prodotta.

Se consideriamo un consumo medio per bambino di circa 5.000/6.000 pannolini usa e getta, le 14 mamme che si sono avvicinate al mondo dei lavabili, hanno contribuito a ridurre la quntità di immondizia: dai 70.000 ai 84.000 pannolini usa e getta in meno!!

Il risparmio economico è notevole: circa euro 100/150 per una fornitura di pannolini lavabili del tipo che abbiamo ordinato, contro i 1000/1500 euro degli usa e getta!

Se consideriamo anche i benefici in termini di salute dei nostri figli, il risparmio non ha eguali!

Per ulteriori info sui lavabili clicca qui
Se sei una mamma di Bergamo e Provincia e sei interessaata a vedere dal vivo i lavabili o vuoi partecipare ad altri ordini, mandami una mai a s.mammacanguro@gmail.com
Per ogni chiarimento o info sui lavabili visita Non Solo Ciripà

P

venerdì 16 luglio 2010

Ad ognuno la sua fascia portabebè!!


Esistono differenti tipi di fasce portabebè: dalla classica fascia lunga al mei tai, passando per la fascia ad anelli, la fascia tubolare, la fascia elastica e chi più ne ha più ne metta!!
Spesso le mamme mi chiedono quale sia il supporto migliore per portare i bimbi e quale scegliere. La mia risposta è "Io le prenderei tutti!!".

E non è una battuta: il costo complessivo di fascia lunga, mei tai, fascia tubolare, non arriva neanche lontanamente ai prezzi di costosi passeggini, navicelle o combinati.


Anche perchè non è detto che navicella e passeggino rispondano alle nostre esigenze. Come prima cosa suggerisco, quindi, di aspettare a comprarli: possiamo farceli prestare e, se ci rendiamo conto che per noi sono indispensabili, siamo sempre in tempo ad acquistarli.



Prenderei vari tipi di supporti per portare i piccoli a contatto, non solo perchè questa pratica mi appassiona e mi piacciono fasce e mei tai anche da cambiare, ma perchè, secondo quella che è la mia esperienza, ogni supporto meglio si adatta a


-differenti situazioni,

-età del bambino

-peso

-tipo di posizioni

-esigenze.


I vari tipi di supporto sono intercambiabili fra di loro.

Faccio qualche esempio per farmi capire meglio e per aiutare le mamme che, avvicinandosi per la prima volta alla pratica del portare, fanno fatica ad orientarsi fra le varie tipologie di supporti esistenti.


Fasci tubolare (in inglese pouch sling):

Ho usato questa tipologia di fascia molto all'inizio, quando Alessandro era appena nato. E' una fascia avvolgente, che contiene il bambino in un mordibo abbraccio. E' molto comoda per allattare nella posizione della culla. La usavo soprattutto in casa. Per uscire preferivo il mei tai: primo riuscivo meglio, d'inverno, ad allacciare la giacca tenendo il bambino al caldo e poi, mano a mano che il peso del bimbo aumenta, il mei tai permette di distribuirlo meglio. Con la fascia tubolare, nella posizione culla, il peso grava invece su una sola spalla.


Ho riscoperto questo tipo di fascia nell'ultimo mese (Alessandro ha ora 11 mesi e pesa oltre 10 kg), sopratutto per gli spostamenti brevi: tipo tragitto dalla macchina alla piscina con borse e borsoni al seguito o per salire in casa dopo aver parcheggiato macchina (sopratutto per chi come me ha scale da fare). E' molto comoda perchè si indossa come fosse una borda a tracolla. Ci infilo il bambino in posizione laterale sul fianco e mi rimangono le mani libere per le borse (sono sempre carica.....vedi foto). Non devo fare nessun nodo o legatura e con il caldo ho poca stoffa addosso. E' molto pratica e veloce nell'utilizzo. Quando il peso del bambino aumenta, va bene per tragitti brevi.


Fascia lunga

E' molto versatile e si adatta praticamente ad ogni occasione. L'utilizzo è un pò più complicato rispetto agli altri supporti, ma si tratta in fondo di fare un pò di pratica nell'esecuzione delle varie posizioni.
Io l'ho usata molto durante l'inverno nella posizione incrociata davanti. Ne tengo sempre una in macchina per ogni evenienza: va bene come copertina/lenzuolino, si può stendere per terra se siamo al parco o in spiaggia.
E' molto comoda per lunghe passeggiate: il peso del bambino è distribuito in maniera ottimale.
E' meno pratica e immediata per piccoli spostamenti: se devo scendere dalla macchina per fare una commissione veloce, magari non sto a mettermi la fascia lunga. Anche se posso indossarla prima di uscire di casa e tenermela addosso non facendo altro che togliere e mettere il cucciolo, aggiustando di volta in volta la poszione e la tensione della fascia.
E' ottima per i neonati: permette di sostenere molto bene la testa e di contenerli. Si può comodamente allattare.
Considerata la lunghezza, si possono effettuare molte posizioni differenti in base all'età del bambino.

La fascia lunga esiste anche nella versione in maglina: molto morbida, ottima per i prematuri. Io personalmente non l'ho utilizzata, ma intendo farlo al prossimo bebè!!
Mei tai
Il mei tai è molto semplice da utilizzare, permette di distribuire bene il peso del bambino e di scaricarlo anche sulle gambe.
E' veloce da togliere e da mettere, anche se adesso che Alessandro è un pò più grande, come dicevo, per i brevi spostamenti preferisco la pouch sling posizionata sul fianco.
Mi trovo molto bene posizionando il bambino sulla schiena: in questo modo posso cucinare, scrivere al computer, passeggiare e...farlo addormentare!
L'ho sempre usato dalla nascita nella posizione rannicchiata, alternandolo con pouch slign e fascia lunga. Anche con il mei tai si può allattare.
E' il tipo di supporto che ha usato di più anche il papà, sia in casa che per le passeggiate. Io me lo porto sempre in borsa: anche quando vado in bicicletta: se Alessandro si addormenta nel seggiolino e ciondola troppo, lo uso per assicurarlo al poggiaschiena!




Quindi non c'è un supporto migliore in assoluto....e come dicevo in un altro post, se si è intenzionati a portare, basta anche un pezzo di stoffa e un pò di pratica.
Indipendentemente dal tipo di supporto, quello che conta è il contatto con il prorpio bambino, il beneficio che ne deriva sia per la mamma che per il bambino. I bisogni del bambino di contenimento, calore, nutrimento vengono soddisfatti: il bambino piange meno, la mamma si sente più libera e competente, insomma, si crea un circolo virtuoso! I motivi per portare sono molti!
Regalare una fascia portabebè ad una mamma è sicuramente un'ottima idea!

giovedì 15 luglio 2010

Fascia portabebè, mei tai e aria condizionata


Negli ultimi giorni, mi è capitato di dover fare varie commissioni: dentro e fuori da negozi con aria condizionata molto alta rispetto alla temperatura esterna...conseguenza..mi son presa un bel mal di gola.


Il mei tai mi è venuto in aiuto anche in questo frangente: prima di entrare nei negozi ci infilavo Alessandro che, dopo essere stato in macchina avvolto dal seggiolino, era tutto sudato. In questo modo sono riuscita a proteggerlo dall'aria condizionata troppo forte.


E' vero che i bimbi più piccoli portati nel passeggino e nella carozzina, di solito vengono coperti con un lenzuolino, ma un bimbo più grande, difficilmente rimane coperto!


Ecco anche un altro utilizzo del mei tai, suggeritomi dalla mia amica Anna, sperimentato con la sua bimba di 8 mesi: funge da cintura di sicurezza quando mette la sua bimba nel carrello della spesa!!!

sabato 10 luglio 2010

Abbasso le carrozzine di Lucio Piermarini


Riporto l'articolo di Piermarini, autore di "Io mi svezzo da solo", apparso sul numero 3 di maggio-giugno 2008 di UPPA, Un Pediatra per Amico, di cui avevo già parlato in un precedente post.

Il titolo è significativo!!!



“Sì, e poi, dopo, dove li mettiamo i bambini? Ce li porta a spasso il pediatra ipercritico di UPPA?” Calma, calma. Andiamo per ordine. Chi ha detto di eliminarle, ho solo detto “abbasso!”, cioè non mi attirano, non mi convincono, non le acquisterei e sì, ad essere sincero, le eliminerei. E poi ho parlato di carrozzine, non di qualunque mezzo di trasporto per bambini, solo carrozzine, quegli aggeggi monumentali, che potete parcheggiare solo in un hangar, sempre che abbiate un aeroporto nelle vicinanze, e che, se volete trasportarla, vi serve una limousine o, se non ve la potete permettere, un furgone. Ma ce la vedete una carrozzina, così elegante e signorilmente rifinita in un furgone? No, no, facciamo uno sforzino e prendiamo una via di mezzo, una bella auto nuova maxi bagagliaio, un SUV sarebbe il massimo, che fa pure tanto fico, e poi ci starebbero comodi anche altri bambini,”Come altri bambini! Va bene il SUV, ma intanto teniamoci questo e vediamo, che per il secondo c’è tempo, e che diamine!” Giusto, ma questa è un`altra storia. Poi mica tanto un’altra storia, a pensarci bene. Il secondo figlio non si fa perché fa fatica tirarlo su, non su da terra ma nel senso di stargli dietro, dedicargli tempo, coccolarlo, preoccuparsene, e poi oggi il secondo figlio lo fanno in pochi. Analogamente la carrozzina fa risparmiare fatica alla mamma, già stressata di suo, proprio perché neomamma, e poi oggi una carrozzina la comprano tutti.



Ma ve lo siete mai chiesto a cosa serve veramente una carrozzina? Forse che un neonato pesa così tanto da aver bisogno di una carriola per essere trasportato? Perché di un neonato parliamo, e di lattanti fino a tre quattro mesi. Quindi pesi da tre a sei, sette chilogrammi. Vi sembra tanto? Uno studente di scuola elementare si carica ben di più sulle spalle. “Ma che c’entra il peso! Nella carrozzina sta più comodo. Non prende correnti d’aria e la spina dorsale non si accartoccia come se fosse ancora dentro la pancia” Già appunto, c’è stato due tre mesi in quella posizione, felice come una pasqua, perché dovrebbe essere più contento tutto srotolato? State tranquille, che se sé ne sta rannicchiato addosso a voi la sua schiena non corre alcun pericolo.Ci si dimentica tropo facilmente, o meglio, ve lo hanno fatto dimenticare, che il posto più naturale e confacente per un neonato o un lattante di pochi mesi è il corpo della sua mamma, fatto apposta per contenerlo, riscaldarlo e rassicurarlo. Piazzarlo da solo in una carrozzina è come per noi, invece di risvegliarci al mattino accolti dalle nostre care, vecchie cose di pessimo gusto, aprire gli occhi su un bianco, muto soffitto, stretti fra quattro pareti altrettanto bianche e mute, e ovviamente incapaci di qualunque iniziativa se non urlare a squarciagola per il terrore. O no? Cosa pensate che si aspetti un bambino fresco di questo mondo di giorni, settimane o mesi , se non la rassicurante vicinanza della sua mamma? Lui si aspetta di essere preso e protetto da una figura materna, che ci sarà qualcuno ad accoglierlo quando nasce, tanto che, se si ha il buon gusto di lasciarlo dove l’Onnipotente ha comandato, nel giro di pochi minuti comincia a cercare finché non si attacca al seno e, dopo una rassicurante ciucciata, si addormenta felice, anzi, si addormentano felici, lui e la sua mamma. Rompere l’incantesimo significa far credere che il bambino pesi, in tutti i sensi, debba quindi essere tenuto a bada, e prendeteli da piccoli se no, dopo, è troppo tardi. Niente di più falso. C’è un tempo per le coccole e c’è un tempo per i paletti. Non che siano perfettamente distinti ma, certamente, nei primi mesi saranno quasi tutte coccole, ed è quello che anche la mamma vuole, successivamente inizieranno i paletti, ed è quello che anche la mamma vuole, ma quando lo decide lei, e non la fabbrica di carrozzine.



“E allora che dobbiamo fare?” Ovviamente e sempre, quello che preferite. E se non vi sembra insensato quanto ci siamo detti, potete provare, visto che non nuoce, invece che a trasportare, a portare i bambini. Braccia, marsupi, fasce, come più vi aggrada e giudichiate conveniente. Chi lo ha fatto ve lo garantisce; è tutta un`altra cosa.

venerdì 9 luglio 2010

Allattamento difficoltoso e babywearing


Oggi si conclude l'iniziativa dedicata a "Io allatto alla luce del sole".




Nel post Allattare alla luce del sole e babywearing e A proposito di allattare alla luce del sole, avevo parlato della mia esperienza di babywearing e allattamento. Avevo anche accennato ai vantaggi che offre portare un neonato nella fascia, soprattutto in caso di difficoltà di allattamento.




A questo proposito, riporto alcuni passaggi tratti dal numero 95 di Mamma a Mamma, la rivista trimestrale della Leche Leaugue. Questo numero dedica infatti una sezione a "Aumentare la produzione di latte". Fra i vari suggerimenti che vengono proposti c'è anche...indovinate un pò??!?!..Il contatto pelle a pelle.


Sarah Cereghini, che ha curato l'articolo, scrive:

"Un maggior contatto corporeo pelle a pelle è di conforto sia alla mamma che al bambino, favrendo una migliore intimità e stimolando il piccolo a poppare più di frequente e la mamma a produrre e rilasciare latte."

"L'uso di una fascia può essere utile per tenere il bimbo il più possibile a contatto con te durante la giornata: questo gli farà ritrovare interesse per il seno, e cercherà di attaccarsi più spesso. Avendolo addosso anche per te sarà più semplice offrire il seno tutte le volte che lui mostrerà di desiderarlo."

"Ponendo il tuo piccolo nella fascia, nello spazio tra i tuoi seni, creerai per lui un ambiente estremamente confortevole, dove gli sarà più facile stabilizzare le prorpie funzioni vitali (respiro, temperatura e glicemia)."

"...piangerà meno, evitando di sprecare energie ma conservandole per crescere, e poi chiederà il seno più frequentemente; è stato anche dimostrato che gli stimoli sensoriali che il tuo cucciolo ti dà, stando contatto pelle a pelle con te, vanno ad aumentare la tua produzione di latte"









venerdì 2 luglio 2010

Pannolini, caldo, irritazioni, EC


Con il caldo degli ultimi giorni, nonostante i pannolini lavabili, ad Alessandro sono venuti un sacco di puntini rossi e irritazione sul petto, sotto il collo e nella zona pannolino!


Lui, già normalmente suda moltissimo, in particolare la testa. In questi giorni di caldo afoso, ho deciso, almeno quando siamo a casa o dalla nonna, di lasciarlo senza pannolino.


Ormai la cacca la fa ad orari abbastanza regolari e poi lancia dei segnali chiarissimi: di solito si apparta, si aggrappa a qualcosa e...diventa tutto rosso! Per cui basterebbe osservarlo e portalo sul water.


Per la pipi proverò a metterlo sul water o nella vasca con acqua corrente: di solito la fa. E se prorpio farà qualche pisciatina in giro...la pulirò.

In fondo ne ho pulite tante di cane e gatto quando erano cuccioli, perchè non farlo per un bimbo in modo che possa sentirsi più libero, e soprattutto permettere alla sua pele di respirare ed essere più fresco?!!


Se desideri maggiori info sulla pratica dell'EC, elimination communication, clicca qui oppure prova a sfogliare "Senza pannolino. Come educare i neonati al vasino sin di primi mesi di vita" di Laurie Boucke, Terra Nuova edizioni